Quali sono i diversi tagli di diamanti

tagli di diamanti anello con brillante ketercomprooro

La parola “bene rifugio”, non di rado, è accostato alla parola “oro”. L’equiparazione, in un certo qual modo, è corretta ma non del tutto veritiera, perché se nessuno mette in dubbio il grande valore dell’oro, certamente resiliente nelle fasi di crisi o incertezza, è altrettanto innegabile che non rappresenti l’unica soluzione in momenti storici particolarmente complessi.

Anzi, ne esiste una che è ancor più prestigiosa ed in grado di rivalutarsi, maggiormente, col passare del tempo, non casualmente utilizzata anche per motivi personali di grande soddisfazione come celebrare un anniversario o un matrimonio, piuttosto che altri eventi di grande importanza dal punto di vista personale: i diamanti. Il loro valore, infatti, è mediamente maggiore dell’oro, che si può riflettere anche nel medio-lungo periodo in un incremento del valore del bene posseduto.

taglio del diamante è fondamentale per esaltare la bellezza dello stesso.

La frase “un diamante è per sempre”, in tal senso, è abbastanza eloquente e inquadra, perfettamente, il valore inestimabile, in molti casi, di questo bene prezioso, amato ed ammirato in ogni angolo del mondo. D’altro canto, un diamante può essere traslato in svariate tipologie di gioielli: dalle collane ai bracciali, passando per gli anelli e molto altro ancora. Una serie infinita di opzioni grazie alle quali è possibile esibire il proprio bene prezioso.

Prima di essere inseriti nei bracciali, anelli o collane, i diamanti sono sottoposti ad un processo di taglio volto a renderli maggiormente affascinanti e, soprattutto, conferire agli stessi la giusta conformità nel contesto nel quale vengono incastonati. Un passaggio, di conseguenza, estremamente fondamentale, di cui anche il semplice compratore deve essere a conoscenza.

Il taglio del diamante, infatti, è in grado di rendere ancor più preziosa la gemma, esaltare le caratteristiche e la brillantezza, fornire, conseguentemente, un valore aggiunto significativo al nostro diamante. Non tutti i tagli di diamante sono uguali. Ed è per questo motivo che è opportuno essere a conoscenza di quali siano quelli che ogni singolo orafo può compiere per rendere ancor più ammaliante il nostro diamante.

Taglio a brillante: quali sono i più utilizzati

Partiamo dal taglio a brillante, che è certamente quello al quale ricorrono, con maggior frequenza, gli orafi sparsi lungo tutto lo Stivale. Esso è solitamente rotondo, ma può essere tramutato, poi, all’atto pratico in svariati modi: ovale, a goccia, a cuore o a navetta. Vediamo nel dettaglio, quindi, quali sono le caratteristiche del taglio a brillante, al fine di facilitare la comprensione a tutti quei soggetti che, pur non essendo degli addetti ai lavori, stanno approcciando al mondo dei diamanti per investimento o effettuare un regalo, piuttosto che per mera e semplice curiosità.

Esso si contraddistingue, in primis, per la presenza di una forma rotonda con 57 faccette, oltre alla presenza di una minuta tavola inferiore, presente all’estremità del padiglione, che fa da “trait d’union” tra tutte le faccette. Questa tipologia di taglio è, di fatto, ad esclusivo appannaggio dei diamanti e di nessun altro prezioso presente nel mondo dei gioielli, in grado di potersi adattare perfettamente in base alla gemma presente.

La presenza del taglio a brillante risale, addirittura, al 1600, grazie ad una brillante idea di Vincenzo Peruzzi, a quei tempi una sorta di “guru” dei tagliatori di gemme preziose, anche se la tecnica maggiormente utilizzata al giorno d’oggi la si deve ai progressi avvenuti nei secoli successivi e alla fervida mente di Marcel Tolkowski, la cui intuizione nel 1919 sul taglio brillante rotondo è ancora in voga a distanza di oltre un secolo in distanza.

Il taglio a brillante, tuttavia, prevede altre varianti oltre a quella rotonda poc’anzi citata, che resta, lo ribadiamo, quella maggiormente utilizzata dagli addetti ai lavori. Il taglio a brillante ovale, ad esempio, è utilizzato, non di rado, per per incastonare gemme preziose negli anelli, che sono il gioiello, ad oggi, quelli più utilizzati per esaltare un diamante, inventato nel lontano, ormai, 1957.

Taglio a gradino per esaltare diamanti puri o pietre colorate

Un taglio a brillante decisamente particolare, e per questo motivo oltremodo suggestivo, è quella goccia, così denominata perchè ricorda una lacrima o una goccia d’acqua. Il taglio brillante a goccia si contraddistingue per la presenza di ben 71 faccette: nel mondo orafo si ricorre ad esso principalmente per orecchini, pendenti e, in via residuale, per gli anelli di fidanzamento.

Un taglio a brillante decisamente romantico è quello a cuore, che – come facilmente intuibile – è utilizzato per qualche ricorrenza particolare in ambito sentimentale. Il taglio brillante a cuore si caratterizza per la presenza di 59 faccette e viene utilizzato, solitamente per le inclusioni di dimensioni ridondanti. Un altro taglio a brillante è quello a navette, così denominato perché ricorda quello di una barchetta.

Oltre ai tagli a brillante, che restano quelli maggiormente utilizzati, esistono anche i cosiddetti “tagli a gradino”, ai quali si ricorre prevalentemente per i diamanti particolarmente puri o le pietre colorate. Il taglio a brillante, infatti, è stato ideato per esaltare i giochi di riflessione e si suddivide, al proprio interno, in tre macrocategorie: taglio a gradino a smeraldo; taglio a baguette; taglio carré.

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