Uno dei momenti più importanti nella vita personale potrebbe essere la proposta di matrimonio alla propria partner. Il gioiello da regalare rappresenta un’ardua scelta, in quanto ci sono diversi fattori da tenere in considerazione prima di prendere una decisione definitiva. Gli anelli di fidanzamento hanno una storia ben precisa e delle curiosità a loro legate, e ci sono tantissime tipologie e pietre preziose ad adornare questo gioiello. Prima di fare il passo e di scegliere un anello di fidanzamento, ecco la sua storia e delle curiosità, in modo tale da comprendere quale potrebbe fare al caso proprio.

 

La storia degli anelli di fidanzamento

Gli anelli di fidanzamento non sono recenti, al contrario hanno una storia lunghissima che parte dall’antico Egitto. In quel periodo l’anello veniva donato alla donna in quanto simbolo di fiducia e di stima, valori tali da sceglierla per creare una famiglia insieme. In epoca egiziana, dunque, l’anello era l’oggetto adibito a veicolare i sentimenti profondi che un uomo desiderava enunciare all’amata. Invece in epoca romana la tradizione era differente, e consisteva nel donare ben due anelli alla futura sposa in quanto pegno d’amore. Anche i materiali differivano tra i due: uno era in ferro, indossato in casa; l’altro in oro, da avere addosso in pubblico. Durante quest’epoca viene diffusa l’usanza di infilarsi l’anello all’anulare della mano sinistra, poiché c’era l’idea che da qui partisse la “vena amoris”, cioè la vena diretta al cuore.

Con i secoli l’aspetto degli anelli di fidanzamento ha subito vistosi cambiamenti. Importante segnalare che nel 1477 si diffonde l’idea di regalare anelli ornati con pietre preziose, molto simili a quelli dell’epoca contemporanea. Ciò avvenne quando l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo donò alla sua futura sposa, Maria di Borgogna, un anello con sopra un brillante. Da quel momento in poi prese vita questa tradizione, anche se per ciò che concerne il significato del gioiello, il leggero cambiamento è avvenuto più di recente. Nel 1948 una giornalista conia per la prima volta il conosciutissimo slogan: “Un diamante è per sempre”. Non c’è dubbio che in quell’istante la situazione si è trasformata in modo definitivo, dopo le varie modifiche gradualmente arrecate nel corso dei secoli.

 

Chi deve essere presente durante la scelta dell’anello di fidanzamento?

Scegliere un giusto anello di fidanzamento può risultare complicato, e allora è preferibile avere il supporto di una persona estremamente vicina alla propria compagna. Ad esempio si può fare riferimento ad un familiare, uno con il quale la futura sposa ha un legame solido; in alternativa c’è sempre la migliore amica su cui poter contare. Certo, anche il gioielliere di turno sa fornire indicazioni convincenti, ma essere affiancati da una persona cara alla propria partner è ancor più rassicurante. Infatti, colui o colei che sostengono la scelta come un consigliere ufficiale, conoscendo i gusti della futura sposa possono incidere in maniera particolarmente positiva sulla scelta finale. Probabilmente l’Arciduca a suo tempo si fece consigliare da qualcuno che a corte era vicino a Maria di Borgogna; in epoca romana o egiziana che sia, gli uomini si lasciavano guidare anche dalle loro madri o dai genitori della futura sposa per poterle garantire un anello ottimale.

 

Misura dell’anello di fidanzamento: come scegliere quella corretta

Importante, per la scelta della corretta misura dell’anello di fidanzamento, tenere presente la forma delle mani della futura sposa. In base alla forma, un determinato anello può valorizzarne le caratteristiche, così come del fisico generalmente. Ad esempio, se la propria partner è di bassa statura con delle mani sottili, è consigliato scegliere un tipo di pietra dal taglio poco vistoso, ma possibilmente anche l’anello deve essere di dimensioni non esagerate: è consigliato un gioiello minuto, essenziale ma esteticamente grazioso. In caso contrario non gioverebbe un anello che risulti largo una volta indossato, rischia di scivolare e andare perduto. Inoltre, è bene conoscere la circonferenza del dito in cui deve essere indossato l’anno, così da andare a colpo sicuro. Si potrebbe pensare di sbirciare la misura da un altro anello della propria partner.

 

Anelli di fidanzamento: le tipologie

Ci sono tantissime tipologie di anelli di fidanzamento, ma è bene conoscere i più noti. Il primo è il solitario, il modello più amato per il singolo diamante posto su una fascia, solitamente in oro bianco. Altro modello diffuso di anelli sono gli eternity, composta da una linea di pietre preziose che poggia su una fascia in oro bianco. Di quest’ultima tipologia c’è anche una variante chiamata half-eternity, dove la linea di diamanti copre per metà la parte superiore dell’anello. Anche il trilogy è tra le tipologie più scelte: è composta da una fascia in metallo con delle pietre preziose a coprire interamente la parte superiore.

 

Su quale dito va indossato l’anello di fidanzamento

La tradizione vuole che l’anello, avanzata la proposta, venga messo all’anulare della mano sinistra. Nel giorno del matrimonio si avrà anche la fede, ma in quel caso è una scelta personale: si può optare per spostare l’anello di fidanzamento all’anulare della mano destra per sostituirlo con l’anello di nozze, oppure si indossano entrambi sullo stesso dito della mano sinistra.

Ketercomprooro ti propone queste ed altre tipologie di anelli di fidanzamento a prezzi competitivi, vieni a trovarci presso la nostra boutique show room in Via Merulana 7, 00185 Roma


I gioielli della maison Bulgari sono tra le icone degli oggetti di lusso tra i più famosi. Il marchio infatti si è affermato nel mondo come uno dei simboli dell’eccellenza italiana. Questo perché a partire dalla fondazione, nel 1884, nel corso del tempo la storia di Bulgari è sempre stata caratterizzata da una volontà molto importante, che ha saputo mettere a punto uno stile particolare. Sono state le combinazioni di colori, la raffinatezza, tutti elementi che hanno contribuito a rendere inconfondibili questi modelli. D’altronde non bisogna nemmeno dimenticare che Bulgari ha introdotto delle innovazioni importanti lanciando delle vere e proprie tendenze.

 

I modelli più famosi dei gioielli Bulgari

Ma quali sono i motivi più celebri tra i prodotti Bulgari? Possiamo individuarne alcuni specifici. Per esempio uno sui quali si è concentrata molto l’attenzione da sempre è costituito dal motivo floreale. Quest’ultimo è caratterizzato da colori vivaci che vengono impreziositi anche dalla brillantezza dei diamanti. In questi motivi floreali Bulgari riesce veramente a coniugare un senso di eleganza e un dato di equilibrio.

Ma fra i prodotti più importanti della tradizione della maison di cui stiamo parlando non dobbiamo dimenticare gli orologi.

L’orologio Bulgari è stato sviluppato soprattutto in seguito al grande successo che ha riscontrato un orologio digitale che era stato messo a punto in edizione limitata. Era l’orologio che si chiamava Bulgari Roma, prodotto in occasione del Natale del 1975.

Il riscontro fu così immediato e grande che l’azienda decise nel 1977 di provvedere alla realizzazione dell’orologio Bulgari Bulgari, che divenne presto uno degli orologi più riconosciuti a livello mondiale nel settore dell’orologeria. Molto particolare è la cassa cilindrica, che era ispirata alle colonne dei templi romani.

E poi ci sono le monete, la cui ispirazione è sempre tardo-romana. È stato Nicola Bulgari, per la sua passione per la numismatica, che ha introdotto questa tradizione, presto diventata iconica. Molto particolare è il fatto che viene riportato il nome dell’imperatore sulla parte posteriore. Si tratta del nome dell’imperatore raffigurato sulla moneta.

 

Gli altri motivi della casa Bulgari

Altri due motivi che hanno fatto la tradizione dei gioielli Bulgari nel tempo sono stati i serpenti e le parentesi. Il primo è un simbolo che riassume diversi concetti, come quello di rinascita e di vitalità. Bulgari lo ha introdotto nei suoi gioielli a partire dal XXI secolo. Questo simbolo si contraddistingue per un’adeguata unione di materiali, come per esempio l’oro e l’acciaio, e inoltre per l’attenzione che viene dedicata al colore.

Per quanto riguarda le parentesi, invece dobbiamo dire che Bulgari ebbe l’intuizione negli anni ’80 di mettere a punto dei gioielli specifici per le donne in carriera, per le donne moderne che hanno la necessità di sfoggiare dei gioielli specifici sia per il giorno che per la sera. La messa a punto delle parentesi è da considerare il primo tentativo di gioielleria modulare della maison. Naturalmente non poteva mancare l’ispirazione alla capitale. Infatti l’elemento dominante di questi gioielli riprende i lastricati di Roma. Dettagliatamente si tratta della riproduzione delle giunture in travertino che venivano utilizzate per collegare i blocchi di pietra.

 

Alcune curiosità sulla storia di Bulgari

Sono molto particolari le origini di Bulgari. Infatti all’inizio Bulgari si occupava di mettere a punto creazioni d’argento, che venivano molto apprezzati dai turisti inglesi in visita a Roma. La rivoluzione arrivò quando affiancarono Sotirio Bulgari i figli Giorgio e Costantino, che decisero di puntare sull’alta gioielleria.

Soltanto a partire dagli anni ’40, quello che era l’originale stile Bulgari cominciò a trasformarsi tramite l’introduzione di altri elementi, come l’oro giallo e quelle che abbiamo individuato già come creazioni dei motivi serpenti. Poi nel corso degli anni ’50 Bulgari ha compiuto un nuovo passo in avanti, proponendo combinazioni cromatiche realizzate con pietre preziose e pietre colorate.

Presto il negozio di via Condotti diventò uno dei luoghi più frequentati dalla mondanità e dalle celebrità anche a livello internazionale.

I Bulgari della terza generazione apportarono nuovi elementi creativi, ispirandosi a diversi settori, come per esempio l’Estremo Oriente e la Pop Art. Hanno incontrato così le preferenze delle donne moderne e dinamiche. Non è un caso se a poco a poco si è affermato sempre di più il prodotto di cui abbiamo già parlato, l’orologio Bulgari Bulgari dallo stile inconfondibile.

È stato eccezionale lo sforzo creativo fra gli anni ’80 e gli anni ’90, quando Bulgari si è concentrato sulla creazione di gioielli modulari, con materiali anche piuttosto insoliti, come il corallo, l’acciaio, l’ematite. E poi ancora per esempio la porcellana, la seta, il legno, che incontrano presto i gusti dei clienti, dettando nuove frontiere del lusso, con gioielli belli da indossare, che amano mostrare tutti i loro dettagli, raggiungendo il culmine della raffinatezza.

Per ottenere una valutazione sui gioielli Bulgari è possibile fare riferimento ad un servizio di compro gioielli a Roma. In questo modo chi possiede questi accessori preziosi potrà ricevere una valutazione accurata sui gioielli.

Volete una valutazione del vostro gioiello bulgari? Contattaci per una migliore quotazione del tuo gioiello Bulgari.


Hai ricevuto un’eredità in oggetti d’oro o vuoi disfarti di un gioiello regalato da qualche ex ma non sei sicuro del suo valore? Ci sono dei metodi che puoi utilizzare per cercare di capire se hai a che fare con un articolo in oro o semplice bigiotteria. Prima di tutto è bene sapere che oggi le riproduzioni di gioielli in metalli non preziosi sono molto fedeli a originali pezzi in oro giallo, bianco e rosa, è quindi necessario avere una verifica finale da parte di esperti del settore, come i professionisti di Keter Compro Oro.

Specificato ciò, con questo articolo vi indichiamo alcuni metodi per cercare di capire fin da subito se il gioiello che vi trovate di fronte è realmente in oro o no:

Scruta nel particolare l’oggetto e cerca la punzonatura. Di cosa si tratta? Da un punto di vista visivo è un numero in carati o millesimi che certifica la purezza dell’oro presente e, di conseguenza, ne conferma l’autenticità. Ma attenzione, purtroppo la contraffazione è in grado di riprodurre anche la punzonatura.

Non hai trovato questo numero? Allora prosegui con l’analisi attraverso un morso. L’ oro è infatti un metallo malleabile, proprietà che rende questo metallo prezioso perfetto per essere legato con altri. Quindi il gioiello è in oro se, una volta morso, rimangono dei segni.

Altro campanello d’allarme è il colore: se ci sono differenze di colore è molto probabile che l’ oggetto che hai davanti non sia in oro.

Per essere sicuro, come già specificato, devi affidarti a chi è del mestiere, ha esperienza ed è in grado di valutare il giusto prezzo dell’oggetto in questione. Come?

Il primo passo è molto semplice ma non banale. Non vergognarsi! Eh già, perché molti nostri clienti solo dopo qualche tempo in cui abbiamo fidelizzato, ci hanno rivelato che ci avevano molto pensato prima di venire a chiedere una valutazione sui gioielli in oro e che solo in caso estremo di emergenza si erano decisi. Questo atteggiamento è dettato da un mix di vergogna nel mostrarsi in condizioni economiche non felici e timore nell’avvicinarsi a chi è del mestiere per mancanza di fiducia. Comprendiamo a pieno la situazione, soprattutto attuale, per questo per noi di Keter Compro Oro privacy, sensibilità e serietà sono una certezza.

Su cosa si basa un Compro Oro per determinare il valore di un oggetto in oro? Non è lo specialista a determinare il prezzo ma la quotazione di mercato, che stabilisce il valore basandosi sull’oro purissimo, ossia 24 carati. Trattandosi di un gioiello lavorato per la maggior parte dei casi si tratta di 18 carati, quindi per conoscere di media la quotazione dell’oggetto bisognerà ogni volta togliere il 35%. La variazione della quotazione giornaliera dipende dal dollaro USA, più è debole più l’oro sale di valore.

Affidati agli esperti di Ketercomprooro per la valutazione dei tuoi preziosi, riceverai la migliore quotazione sul mercato.
Ci trovi a Roma in via Merulana 7.