Oltre cento anni di artigianato del gioiello in Umbria è il titolo della mostra dei maestri orafi del perugino che torna dopo 10 anni di assenza nel capoluogo umbro, grazie all’associazione Perugia 1416 e alla figura del suo presidente – anche Assessore alla Cultura – Teresa Severini.
E lo fa riscoprendo lo stile degli antichi gioielli medievali e un’epoca che non ha mai smesso di affascinare per la sua storia misteriosa e i suoi costumi, che mai come oggi stanno vivendo un revival fatto di appassionati e curiosi, tra social e rievocazioni storiche suggestive.
Tra le pagine più seguite su Facebook c’è infatti Feudalesimo e Libertà, un gruppo goliardico che si esprime con i toni e il linguaggio dell’epoca attualizzati sulla situazione odierna; e non si contano le manifestazioni e feste medievali in tema che animano con successo i piccoli borghi sparsi per l’Italia, dove gruppi storici rievocano nei costumi e nelle usanze i momenti di vita e di lotta di questo periodo storico ricco di trasformazioni epocali e leggende fantasiose.
Quindici aziende orafe umbre hanno così realizzato diverse opere di oreficeria secondo i canoni medievali, e rigorosamente a mano, che sono in mostra fino al 14 giugno a Palazzo Galeazzi Alessi in Perugia. Ma l’esaltazione della maestria manuale degli antichi mestieri è solo l’anticipo di un progetto ambizioso e lungimirante, con un potenziale enorme, vista l’attrattiva che il Medioevo esercita non solo in Italia ma in tutto il mondo: la creazione di una linea medievale artigianale che comprenda il gioiello, l’accessorio moda, i costumi e le scarpe, declinati anche al contemporaneo, dove ogni pezzo sarà unico e acquistabile in un punto vendita di riferimento nella città di Perugia.
Bracciali e collane in argento, oro giallo o bianco, bronzo e pietre dure o diamanti saranno il clou della collezione per ogni fascia di prezzo.
L’idea di impreziosire la bellezza della donna contemporanea con la moda delle pulzelle del ‘400 non mancherà di attirare clienti da tutto il mondo, visto anche il trend in linea con la moda attuale. Oggi per esempio la moda di portare gli anelli su tutte le dita, pollice compreso, era in voga negli ultimi anni del ‘300; così le tiare e le coroncine a impreziosire le acconciature delle ragazze, o le monete come elementi decorativi di bracciali, cinture e collane.
Che dire poi dei gioielli reliquiari, tornati in auge anche nelle sfilate, o della riscoperta dei poteri salutari delle pietre da portare a contatto con la pelle del corpo, un tempo ritenute magiche.
Un plauso quindi a questa iniziativa illuminata che coglie lo spirito del passato in chiave vincente e contemporanea, scommettendo sull’arte manuale del territorio in un’ottica globale.