Gioielli famosi: il diamante Taylor-Burton

“Non ho mai considerato i miei gioielli come trofei. Io mi limito a prendermene cura e ad amarli: noi non siamo altro che custodi temporanei della bellezza”. Così Elizabeth Taylor descriveva il suo sconfinato amore per le pietre preziose, una passione che la portò a collezionare le gemme più celebri nella storia dell’alta gioielleria.

Tra queste ricordiamo la Peregrina, leggendaria perla appartenuta alla Casa reale spagnola, il diamante Krupp da 33,19 carati e la suite della granduchessa Vladimir firmata da Bulgari. Della collezione della diva fa parte anche un gioiello sensazionale destinato a diventare il simbolo della sua tormentata relazione con Richard Burton: un diamante da 69,42 carati con taglio a goccia delle dimensioni di 5 centimetri.

Oltre alla sua sfolgorante bellezza, la pietra è indissolubilmente legata alla liaison tra i due e il suo dono trova origine proprio in una delle numerose liti che li hanno resi famosi come coppia. Elizabeth riuscì infatti a farsi regalare il gioiello in seguito a una discussione in cui il marito avrebbe definito le sue mani “troppo grosse e brutte”.

La diva, ribaltando la situazione con ironia, pretese allora un anello così grande da far sembrare le sue mani più femminili e aggraziate. Dopo una lunga competizione che vide sconfitto Aristotele Onassis, Richard Burton riuscì ad aggiudicarsi il diamante più ambito dell’epoca alla cifra record di un milione e centomila dollari.

Da quel momento il diamante prese il nome di Taylor-Burton. La pietra venne successivamente fatta montare da Elizabeth in una collana e nel 1979, una volta finito anche il secondo matrimonio con l’attore gallese, decise di metterla all’asta devolvendo il ricavato a una fondazione. Perché, come amava dire, “essere custodi della bellezza significa in primo luogo custodire la vita“.