Sentiamo spesso parlare di quotazione oro e argento, ma non bisogna sottovalutare la portata di un altro metallo prezioso che con il tempo e gli eventi sta prendendo sempre più spazio: il platino.
La dimostrazione è offerta dai dati del 2019 in cui la domanda del metallo è stata +5% e confermata dall’andamento del primo trimestre del 2020 quando c’è stata un’impennata di richiesta di lingotti e monete di platino che non si vedeva da cinque anni, in risposta alla diminuzione della richiesta industriale per le criticità dovute al coronavirus. Il tasso annualizzato supera di ben cinque volte tutti i tassi degli ultimi 40 anni.
Gli investitori interessati ad acquistare il platino si sono fatti avanti soprattutto in Giappone e negli USA, corrispondente al 19% della richiesta mondiale stando a quanto riporta il World Platinum Investment Council, raggiungendo il risultato più importante dal 2014.
Tali traguardi tuttavia non compensano il crollo di richieste nei settori delle auto e della gioielleria ed è necessario monitorare la situazione economico-sociale per poter pensare ad un andamento stabile senza improvvisi contraccolpi. Il 2020 non è ancora terminato ma la minor produzione dei paesi interessati come il Sudafrica, ne rallenta inevitabilmente il riciclo.
Un vero peccato se si pensa che in questi ultimi anni le case automobilistiche avevano realmente progettato di sostituire il 25% del carissimo palladio con il platino per i veicoli a benzina, viste le ottime performance, e che quest’anno la ripresa della quotazione dell’oro poteva trascinare dietro sé anche quella del platino.
Il mese di Luglio, con una quotazione del platino stabile a circa 825 dollari per oncia, ha tuttavia mostrato come questo non sia avvenuto nonostante la forte ripresa del metallo giallo che ha oltrepassato i 1800 dollari per oncia.
“Il prezzo del platino, paragonato a quello dell’oro, è vicino ai minimi storici, mentre i minimi storici sono già stati raggiunti contro il palladio: il recente aumento della domanda è stato determinato proprio dal prezzo estremamente allettante, che ha stimolato gli acquisti da parte del settore delle gioiellerie e dei settori industriale e manifatturiero, i cui rappresentanti non hanno perso questa ghiotta occasione per aumentare le scorte. In India il mercato dei gioielli in platino ha sofferto in modo più marcato rispetto ad altre aree, e questo a causa del pesante lock down imposto dal governo al fine di arginare la diffusione del coronavirus, anche qui, tuttavia, il mercato è ben impostato per trarre vantaggio dai bassi prezzi del metallo ” (World Platinum Investment Council).
Un’occasione mancata che non ci deve scoraggiare a monitorare le quotazioni del platino, soprattutto in vista dei cambiamenti di settori industriali di primo piano non appena si saranno calmate le acque agitate del panorama internazionale.
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