Per la prima volta in Italia, a Palazzo Ducale di Venezia, una mostra espone quasi 300 pezzi che raccontano 500 anni di storia della gioielleria dei Moghul e dei Marahaja, dal XVI al XX secolo: una forma d’arte raffinata che parte dal XVI secolo, per mano dei maestri gioiellieri Moghul.
Una terra, il continente indiano, che da sempre ha unito la straordinaria ricchezza di pietre preziose alla raffinatezza di un’arte orafa sontuosa: la leggendaria qualità dei
diamanti di Golconda, gli zaffiri del Kashmir con le loro colorazioni spettacolari, gli spinelli, preziose pietre simili ai rubini.
Gioielli antichi e creazioni contemporanee dalla collezione di Sua Altezza lo sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani della reale famiglia del Qatar, raccontano 5 secoli di bellezza e di maestria nella mostra Tesori dei Moghul e dei Marahaja: la collezione Al Thani, promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia.
La mostra vede la collaborazione di Amin Jaffer, conservatore della collezione e qui curatore insieme a Gian Carlo Calza, eminente studioso dell’arte dell’Estremo Oriente, per la direzione scientifica di Gabriella Belli. Pezzi unici carichi di significati, oltre il semplice carattere di ornamento del
gioiello in oro, parlano al visitatore di riti antichi e propiziatori, di segni distintivi di appartenenza a ranghi, caste, terre d’origine e della ricchezza di chi li indossava.
L’abbondanza di pietre preziose magnifiche durante l’età dell’oro della dinastia Moghul si esprimeva anche nell’impiego delle stesse per la decorazione dell’arredamento, degli abiti da cerimonia, delle statue votive delle divinità e persino sulle armi.
Una mostra da non perdere e che sarà visitabile dal 9 settembre 2017 al 3 gennaio 2018, presso la Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia.