Storia e curiosità dei fiorini olandesi d’oro

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Gli appassionati di numismatica, solamente sentendo le parole fiorini d’oro, probabilmente hanno un sussulto. E, infine, si tratta di monete che rivestono sempre un’importanza particolare, sia per i collezionisti che per chi ha intenzione di provare a investire in questo settore, magari rendendo più variegato il proprio portafoglio di investimenti.
Perché tutta questa attenzione nei confronti dei fiorini d’oro? Semplicemente per via del fatto che si tratta delle monete storiche di maggiore rilevanza in tutto il Vecchio Continente. Non ci vuole certo un esperto per accorgersi di come i fiorini d’oro siano notevolmente rari e possono essere venduti a prezzi molto alti.

Per chi non lo sapesse, il fiorino è stato usato come valuta principale nei Paesi Bassi a partire dal diciassettesimo secolo fino al 2003. Lo stop alla produzione di tutte e due le varianti in circolazione di tali monete d’oro risale al 1933.

Una moneta davvero iconica

Tra le principali caratteristiche dei fiorini d’oro troviamo il fatto di contenere qualcosa come il 90% di oro puro. Si tratta a tutti gli effetti di un investimento molto importante che deve essere preso in considerazione. I fiorini d’oro olandesi hanno un’importanza sia a livello storico che dal punto di vista numismatico non indifferente. Anzi, è facile mettere in evidenza come sia uno dei prodotti maggiormente richiesti e apprezzati da parte di tutti coloro che collezionano monete. Proprio in virtù del fatto che si tratta di monete particolarmente rare, ecco che i prezzi possono salire anche in maniera imponente.

Una valuta che ha fatto la storia dei Paesi Bassi

Quando si parla dei fiorini d’oro, si fa riferimento a delle monete decisamente speciali che venivano prodotte da parte della Zecca Reale Olandese per il Regno dei Paesi Bassi fino all’anno 1933. Da quell’anno in poi, l’emissione di tale moneta venne interrotta, e la stessa fine fu fatta dal Sovrano d’Oro.

Il fiorino olandese si può considerare come la moneta più importante dei Paesi Bassi a partire dal XVII secolo fino ad arrivare al 2002, anno in cui poi c’è stata la sostituzione con la moneta unica europea, ovvero l’euro. In tutto questo tempo, è facile notare come siano state numerose le varietà di fiorini d’oro prodotte, che si differenziano in base ai pesi e alle dimensioni. A dire la verità, ci sono tante monete che sono state ribattezzate con vari nomi. Non a caso, i fiorini sono stati chiamati anche gulden piuttosto che florins in olandese.

Dando uno sguardo alle principali caratteristiche di queste monete, bisogna evidenziare come quelle che sono state coniate intorno al 1875 presentano un aspetto del tutto particolare e speciale, sono dotate di un grado di purezza pari al 90%, con un valore nominale pari a 10 fiorini. La loro produzione è durata fino al 1889, sempre nel momento in cui a regnare c’era Willem III. Le monete coniate in quel lasso di tempo sono state ribattezzate “Dutch Kings”, per via della loro notevole brillantezza. Ed è facile intuire come per i collezionisti l’impresa di trovarli sia particolarmente ardua in confronto, ad esempio, ai 10 fiorini d’oro della regina Guglielmina.

Qualche cenno di storia

Il Re Guglielmo III era particolarmente conosciuto per via della sua tendenza al dispotismo. Non a caso, la regina Vittoria d’Inghilterra lo definì come un contadino non istruito. La sua morte, occorsa nel 1890, permise la salita al trono della sua precocissima figlia, proprio Guglielmina. Quest’ultima ebbe modo di guidare il regno a partire dal 1890 fino al 1948 e durante tale epoca si provvide all’emissione di ben quattro differenti versioni delle monete da 10 Fiorini d’oro.

Va detto che ci furono alcuni esemplari di monete che vennero prodotti solamente per archi temporali brevissimi, al massimo dodici mesi. Uno di questi è sicuramente rappresentato dalla versione del 1875, la cui emissione durò per l’appunto un anno. È questo uno dei motivi per cui si tratta di una delle versioni che sono più ricercate e apprezzate da parte dei collezionisti. Tra l’altro, il 1875 rappresenta anche il primo anno in cui vennero coniati i 10 Fiorini d’oro per Guglielmo III e tale tendenza si estese per ulteriori 13 anni con un design del tutto differente.

Un tempo circolavano anche le monete da 1 solo Fiorino, che erano caratterizzate da una purezza d’oro intorno al 75%, così come le monete da 5, da 10 e pure da 20 fiorini, realizzate in oro puro al 90%. Proprio in virtù del fatto che tali monete sono state emesse in numeri particolarmente elevati, ecco che l’investimento che gli appassionati di numismatica fanno più di frequente riguarda proprio la moneta d’oro del valore di 10 fiorini. Il motivo è da ricercare anche in un design davvero particolare che caratterizza queste monete d’oro della Zecca Reale Olandese. Va detto anche che presentano una qualità di fabbricazione incredibile ed è chiaro che, in relazione allo stato di conservazione in cui si trovano piuttosto che all’anno di emissione, presentano anche un valore storico e commemorativo notevole.

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